Progettare insieme un concerto inclusivo

SensiMUS 2 è un progetto culturale partecipativo ideato per rendere la musica classica accessibile alle persone con disabilità uditive.

Progettare un concerto di musica classica inclusivo coinvolgendo nel processo di progettazione e mediazione le persone che saranno direttamente interessate dalle caratteristiche di accessibilità progettate per loro. È questa la sfida lanciata dall'HEMU - Haute École de Musique, in collaborazione con la Sinfonietta di Losanna e l'Università di Ginevra, con il suo progetto SensiMUS 2. Il 15 maggio 2025, una quindicina di spettatori sordi e ipoudenti hanno preso posto su una piattaforma vibrante installata presso la Sala Concerti BCV di Losanna per assistere all'esecuzione della Danse Macabre del compositore Camille Saint-Saëns a loro dedicata. Ecco uno sguardo all'innovativo processo di collaborazione che ha dato vita a questo insolito concerto.

Un progetto educativo, civico e scientifico

Da oltre dieci anni, la HEMU lavora a una serie di progetti di sensibilizzazione per rendere la musica classica accessibile a un pubblico che si sente lontano da essa. SensiMUS 2 fa parte di questi sforzi e risponde a una triplice ambizione. Da un punto di vista educativo, l'obiettivo era quello di formare i futuri musicisti classici alle esigenze e alle aspettative di pubblici diversi, invitandoli a interrogarsi sul posto del suono nella musica classica e a scoprire altri modi di ascoltare la musica. Da un punto di vista civico, l'obiettivo era quello di coinvolgere le persone interessate nella co-costruzione delle misure di accessibilità a loro destinate e, così facendo, di reintegrarle come soggetti dotati di una propria conoscenza esperienziale e di una propria competenza sulla musica. Infine, a livello scientifico, l'obiettivo era quello di documentare il lavoro di collaborazione che ha portato al concerto e alla sua ricezione, al fine di contribuire alla riflessione contemporanea sulla nozione di accessibilità.

Un gruppo di lavoro misto

Per più di sette mesi, cinque studenti dell'HEMU e tre persone con disabilità uditiva si sono incontrati mensilmente per partecipare ad attività comuni: uscite culturali per sperimentare diversi mezzi di accessibilità (gioco, balletto, concerto), laboratori su un argomento o una pratica specifica (vibrazione, canto) e sessioni preparatorie per ideare il concerto. Accompagnato da un insegnante di mediazione musicale, dal mediatore culturale della Sinfonietta di Losanna, da un sociologo e da un assistente musicale, il gruppo ha ideato un concerto inclusivo che rispondesse alle aspettative e alle pratiche di ascolto musicale delle persone sorde e ipoudenti. Oltre al lavoro pratico sulla forma del concerto, questi incontri sono stati anche un'occasione per creare legami e imparare gli uni dagli altri.

Un concerto immersivo e multisensoriale

Un palcoscenico e degli strumenti che vibrano di simpatia; la presentazione degli strumenti (timbri e vibrazioni) e la possibilità di toccarli mentre gli artisti suonano; la scelta di un brano ispirato a una poesia per fornire una base narrativa a una composizione strumentale; un grande lavoro di mediazione da parte del direttore d'orchestra per spiegare la storia raccontata dalla musica; l'illuminazione che simboleggia questa storia; un momento di condivisione e socializzazione... Le strategie messe in atto per rendere accessibile questo concerto sono state numerose. Una di queste è stata particolarmente innovativa: una cantante sorda ha accompagnato i musicisti nell'adattamento linguistico ed estetico dell'opera orchestrale alla lingua dei segni francese. Incontro inedito tra musica sinfonica e forme di espressione artistica sorde, questa performance si è rivelata più di un semplice mezzo di accessibilità, offrendo agli spettatori un'ulteriore chiave di lettura. Vero e proprio mediatore che ha unito le diverse persone presenti quella sera (artisti, pubblico sordo, non udente e udente, direzione di scena e personale tecnico), ha portato alla seguente conclusione: la mediazione non è mai una strada a senso unico, e la musica classica avrebbe tutto da guadagnare dall'aprirsi a forme artistiche che le sono ancora in gran parte estranee.

Il progetto SensiMUS 2 è stato finanziato dall'Institut de Recherche en Musique et Arts de la Scène dell'HES-SO. Il progetto segue una prima fase che prevedeva la documentazione dell'introduzione e della ricezione di un nuovo strumento di mediazione musicale tra gli spettatori sordi e ipoudenti della Sinfonietta di Losanna, i gilet vibrosensoriali, e il bilancio delle loro pratiche di ascolto ordinarie.

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